Vino Ciliegiolo

Ciliegiolo, un vitigno autoctono della toscana

Il Ciliegiolo

Per anni poco preso in considerazione e utilizzato solo come vitigno da taglio, il Ciliegiolo, vitigno a bacca nera originario della zona centrale della Toscana, sta finalmente richiamando l’attenzione del panorama vitivinicolo italiano ed internazionale.

VINO CILIEGIOLO

Il Vitigno Ciliegiolo

Negli ultimi anni, nel mondo del vino, ci sono stati dei grandi cambiamenti sia a livello nazionale che internazionale.  Grande è stato l’incremento del commercio del vino, ma anche quello dell’interesse e dell’attenzione verso la riscoperta di antiche sapienze contadine e verso antichi vitigni, e verso i vitigni autoctoni, che meglio manifestano i sapori e le caratteristiche del territorio dal quale provengono e di quello che viene sempre più definito un “terroir”.

Il Ciliegiolo è un vitigno autoctono a bacca nera. La sua presenza nel centro Italia è attestata da secoli, zona dalla quale si è poi diffuso anche nelle altre regioni e anche più a sud, come in Abruzzo o Puglia. Questo vitigno un tempo erano considerato “da taglio” o “minore”, e non veniva quasi mai vinificati in purezza.

Il Ciliegiolo è oggi impiegato insieme ad altri vitigni nella vinificazione di molti vini, IGT, DOC, e DOCG, ma viene anche vinificato “in purezza”, cioè utilizzato come unico vitigno, nelle seguenti doc: Maremma Toscana Ciliegiolo, Golfo del Tigullio Ciliegiolo, Val di Cornia Ciliegiolo, Rosso Orvietano Ciliegiolo, Controguerra Ciliegiolo.

In misura minore è possibile trovare il Ciliegiolo anche in altre regioni come Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sicilia, Toscana, Umbria.  La superficie vitata coltivata a Ciliegiolo a livello nazionale ammonta a 1830 ettari.

Conosciuto anche con nomi diversi come Morettone, Ciliegino, Ciliegiolo di Spagna e Aglianicone, in passato in cantina veniva utilizzato quasi esclusivamente come uva da taglio, cioè insieme ad altri vitigni. Negli ultimi anni invece la tendenza in cantina si è invertita, e molto vignaioli hanno iniziato a vinificarlo in purezza, cioè come unico vitigno. Vinificato in purezza il Ciliegiolo assume un bel colore rubino con delle venature brillanti tendenti al viola, buona gradazione alcolica, profumi complessi; produce vini di struttura da bere solitamente giovani grazie al tasso di acidità solitamente basso. Si presta anche alla vinificazione in rosa, per rosati di corpo e struttura. 

vino e vitigno

Un vino e un vitigno

Il vitigno, come già accennato in precedenza, prende il nome dal colore dell’uva e dall’aroma, che ricorda molto quello delle ciliegie. Ha una buona vigoria e tempi di maturazione medio-precoci: la sua uva viene generalmente vendemmiata nella prima metà di Settembre. Il Ciliegiolo è resistente alla siccità, per questo non necessita di terreni umidi o fertili e predilige territori collinari con climi temperati caldi. Non è molto resistente al vento.

È certa la sua presenza in Toscana dal 1870 grazie, probabilmente, a dei pellegrini di ritorno dal cammino di Santiago di Compostela. Recenti studi hanno appurato la sua sinonimia con il vitigno Agliacone, appurando che è uno dei genitori del Sangiovese. 

Il Ciliegiolo si presenta di colore rosso rubino con delle sfumature colore viola, o meglio color ciliegia. L’odore è molto fruttato e oltre a richiamare la ciliegia, talvolta presenta delle note di piccoli frutti rossi. Dotato di bassa acidità, il vino a base Ciliegiolo si presenta come un vino morbido e caldo al palato, alcolico e di buon corpo.

la kermesse della città di Narni sul ciliegiolo

Ciliegiolo d'Italia a Narni

Le aziende produttrici

In Toscana, ma anche in Umbria e nelle Marche, in Liguria e persino in Puglia, la coltivazione del vitigno è stata portata avanti da sapienti vignaioli, guardiani del territorio e fondamentali nella sua conservazione

Vini Montauto

Antonio Camillo Vini di Territorio

Un nome e una storia

Storia ed origine del nome

Ci sono diverse teorie sull’origine e sulla a diffusione del Ciliegiolo in Italia.

La più diffusa e è quella secondo la quale il Ciliegiolo sarebbe arrivato in Italia, per la precisione in Toscana, intorno al 1870 grazie a dei pellegrini di ritorno dalla Spagna dal lungo cammino di Santiago di Compostela. Secondo altre fonti sarebbe stato presente in Toscana già dal 1590. Il nome del vitigno deriva dalla forma dell’acino, sferoidale e con un colore e sapore molto simile a quello della ciliegia.

Viene chiamato anche Aleatico di Spagna, Ciliegino, Ciliegiolo di Spagna, Ciliegiuolo, Ciriegiulo dolce e Morettone.

 
 
Un vitigno autoctono

Zone di produzione del ciliegiolo in Italia

Il vitigno Ciliegiolo viene coltivato principalmente in Italia centrale, dove ha trovato il proprio terreno di elezione soprattutto in Toscana e in Umbria.

In Toscana è coltivato  principalmente in  Maremma, nel Chianti e in provincia di Lucca. Nella provincia di Lucca, nel Chianti e in Maremma si arriva quasi a mille ettari vitati coltivati con questo vitigno.

Il Ciliegiolo è menzionato nel disciplinare di 42 denominazioni, DOC e IGT.

Il Ciliegiolo è coltivato e vinificato anche nelle regioni Marche, Umbria, Liguria, Abruzzo, Lazio e Puglia.

In Umbria, dove viene prodotto il Ciliegiolo di Narni IGT, è nata nel 2014 l’Associazione Produttori Ciliegiolo di Narni. L’associazione è composta da sette cantine che operano sul territorio con quasi 20 ettari dedicati alla varietà e che puntano a diffondere la cultura di questo vitigno, coltivandolo seguendo la tradizione e promuovendolo. Ma l’associazione ha anche un’altra aspirazione: ottenere il riconoscimento della DOC.

 
Caratteristiche

Caratteristiche del vitigno

La foglia è di dimensioni medio-grandi e a forma pentagonale, pentalobata o trilobata.

Il grappolo è compatto, anche questo di dimensioni medio-grandi, ed è lungo, con una forma che può essere cilindrica o piramidale.

L’acino invece ha una forma sferoidale, di medio spessore e con un colore accomunabile a quello delle ciliegie quindi blu-nero violaceo. Inoltre è ricoperto da una buccia pruinosa.

Il vitigno predilige terreni collinari non troppo umidi e di un clima temperato-caldo e asciutto.

Data la sua maturazione medio-precoce, la vendemmia viene fatta generalmente nella prima metà di settembre.

Per quel che riguarda le caratteristiche organolettiche del vino vinificato in purezza, il colore è rosso rubino con sfumature ciliegia. E’ normalmente un vino di pronta beva, grazie al basso tasso di acidità. 

L’aroma richiama spesso il sapore fruttato della ciliegia e piccole note di frutti rossi, che possono tendere agli speziati e al pepe nero.

Il gusto è fresco. Il Ciliegiolo in purezza in cantina viene solitamente affinato in acciaio per evitare che il legno interferisca nell’aroma.

Ciliegiolo abbinamenti

Gli abbinamenti con il Ciliegiolo

Grazie alla struttura decisa, agli aromi che arrivano alle spezie e all’alcolicità, il Ciliegiolo si sposa benissimo con piatti proteici e succulenti, tipici della tradizione del centro Italia: sughi di carne dunque, ma anche carni bianche da cortile. Ottimo anche con zuppe di legumi e verdure importanti come cavoli o carciofi. Si abbina benissimo con molluschi, cozze e baccalà, e anche con le lumache in umido. Si accosta molto bene anche ad alcuni piatti etnici come pollo al curry, filetto alla Wellington, empanadas.

Principali aziende produttrici

Le cantine

Le aziende produttrici di vini vinificati con Ciliegiolo in purezza più conosciute sono per la maggior parte cantine toscane o umbre.

In Toscana oltre ad essere menzionato in numerose denominazioni DOC e IGT, è celebrato nella Maremma Toscana Doc Ciliegiolo, all’interno della Maremma Toscana DOC, mentre in Umbria è stato riconosciuto nel Ciliegiolo di Narni IGT, grazie soprattutto al lavoro dell’Associazione Produttori Ciliegioli di Narni, che porta avanti il progetto del Ciliegiolo con molta serietà e determinazione.

Da citare anche la Doc Colli di Luni, una doc a cavallo tra Liguria e Toscana.

Prezzi

I prezzi del Ciliegiolo

Ma quanto costa mettere una buona bottiglia di Ciliegiolo nel carrello? Prima di decidere se acquistare o meno un determinato tipo di vino, oltre a conoscere quelle che sono le caratteristiche organolettiche, è bene anche conoscere i prezzi.

Dal ciliegiolo è possibile ricavare molti vini entry level (livello base) che è possibile utilizzare con più frequenza, anche per un uso quotidiano, proprio perché sono facili da trovare e non richiedono un grande investimento economico: nel carrello bottiglie di questo tipo possono costare anche meno di 15€.

Esisto, ovviamente, anche vini di ciliegiolo più pregiati: in questi casi il prezzo di una bottiglia di vino ciliegiolo può oscillare tra i 20 e i 60 euro.

 
Ciliegiolo doc Maremma Toscana

Una DOC dedicata al Ciliegiolo

La denominazione di origine controllata Maremma Toscana Ciliegiolo DOC è una delle tipologie previste dalla DOC Maremma Toscana.

Il Ciliegiolo Maremma Toscana è probabilmente il più conosciuto tra i vini DOC che in cantina vengono vinificati in purezza.

Si tratta di un vino rosso dal colore rubino, con un odore molto fruttato nel quale è possibile riconoscere, immediatamente dopo gli aromi floreali, quelli di ciliegia e frutti di bosco. A volte l’aroma arriva al pepe nero ed alle spezie.

Al palato il vino risulta fresco e fruttato, molto godibile al palato. Grazie alla generalmente bassa acidità è un vino di pronta beva, che non necessità invecchiamento. Buono fin da giovane, probabilmente riesce a dare il suo meglio entro i 2 anni della vendemmia, che solitamente viene eseguita a metà settembre.

Questo tipo di vino può essere servito in un ampio calice e può essere abbinato a piatti a base di carni bianche, grigliate, antipasti di salumi e formaggi, ma anche verdure, zuppe. Si accompagna molto bene anche a piatti come molluschi o cozze, ed è ottimo con le lumache!

Ciliegiolo di Narni IGT

Il ciliegiolo umbro

Il vino umbro Ciliegiolo di Narni IGT è probabilmente uno dei ciliegioli più conosciuti d’Italia. E’ un vino molto equilibrato e che per questo al palato risulta morbido, armonioso, fresco.

Buona parte della tutela e della promozione di questo vino si deve all’Associazione Produttori Ciliegiolo di Narni, fondata nel 2014, che vede l’unione di diverse aziende sul territorio che si impegnano a tramandare la cultura del vitigno attraverso pratiche agricole, ma anche promuovendolo grazie a eventi e degustazioni per far riscoprire questo vitigno autoctono che in poco tempo è riuscito a conquistare tutta l’Italia e ora non solo vuole affermarsi come un’eccellenza ma aspira anche ad ottenere il riconoscimento della DOC del Ciliegiolo di Narni.